Scambi di accuse tra russi e ucraini per l'attacco alla prigione di Olenivka. 50 i morti nella distruzione dell'edificio dove erano detenuti i prigionieri di guerra. Tra loro anche gli uomini del Battaglione Azov catturati dai russi dopo l'assedio di Mariupol. Per il presidente della Duma, Volodin, l'attacco è stato effettuato degli ucraini per impedire un nuovo processo di Norimberga. Accuse pesanti del capo dell'assemblea russa contro Washington e Zelensky che avrebbero attaccato la prigione per impedire la testimonianza dei prigionieri sui crimini contro l'umanità che gli ucraini avrebbero commesso con la complicità degli stati europei e degli Stati Uniti. Zelensky dal canto suo ha definito il bombardamento un deliberato crimine di guerra russo e ha chiesto un'indagine indipendente alle Nazioni Unite e alla Croce Rossa. Sul tavolo, anche l'accusa di tortura sui prigionieri di guerra con la diffusione on-line di un video che mostrerebbe un prigioniero ucraino castrato in un'altra area del Donbass occupato dalla Russia.























