A meno di 20 km dalla linea del fronte ucraino, nella cattedrale di Zaporizhia, la benedizione pasquale è scarna, veloce. Dozzine di devoti si sono riuniti all'alba nella cattedrale della Santissima Trinità, portando uova e il tradizionale pane pasquale, solo per ricevere la benedizione e tornare velocemente nei rifugi. Il patriarca della chiesa ucraina ortodossa, ha chiesto ai fedeli di rinunciare alle celebrazioni notturne nelle aree colpite dai combattimenti, temendo che i bombardamenti russi potessero fare altre vittime. Nella cattedrale di Santa Sofia, simbolo della cristianità ortodossa ucraina, il presidente Zelensky incoraggia gli ucraini a resistere all'oscurità riversata dalla Russia nel Paese, a superare il momento pregando per unità nazionale e per non perdere la volontà di libertà e speranza di vittoria. A Mariupol, ancora bombardamenti nella notte e si spera nei corridoi umanitari. Da parte ucraina, tutto è pronto per portare i sopravvissuti a 60 giorni di guerra, verso Zaporizhia. L'ONU chiede la tregua per evacuare 100 mila civili. Nel Donbass, a Donetsk, due bambine sono morte, uccise dalle macerie della loro casa colpita da un missile. Qui i bombardamenti non sono mai cessati. Si contano i morti anche a Odessa, dopo il bombardamento delle ultime 24 ore, una decina. Impossibile la conta delle vittime tra i militari e i combattenti. Mosca ha inviato una lettera a Roma per avvisarla che tra i combattenti stranieri morti, ci sarebbero almeno 11 italiani considerati mercenari e per questo, fuori dal codice militare.























