Ucraina, Scholz, Draghi e Macron presto a Kiev

A Severodonetsk si combatte strada per strada, la battaglia è molto feroce, bombardamenti russi sull'impianto chimico Azot, dove sono asserragliate centinaia di persone, e un violento incendio. Per Zelensky, la Russia, vuole distruggere ogni città, ma l'esercito ucraino, dice, sta facendo di tutto per fermare le azioni aggressive degli occupanti, così il Presidente che vede crollare le sue città, sgretolate in mille macerie e aggiunge: "Avanti fino a quando ci saranno armi pesanti e artiglieria moderna." Zelensky torna così a chiedere agli alleati l'invio di armi pesanti e la richiesta arriva quando a Kiev, a sorpresa, per la seconda volta, sbarca Ursula von der Leyen. Nel colloquio, il Presidente Zelensky chiede un settimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che dice, ha come obiettivo l'Europa. "La Russia vuole dividere l'Europa, vuole indebolire l'Europa. Tutta l'Europa è un obiettivo della Russia." L'incontro apre ad un appuntamento, in settimana infatti, venerdì, arriverà il primo parere della Commissione Europea per dare lo "status" di Paese candidato all'ingresso nell'Unione. Zelensky chiede a Bruxelles una decisione storica e la Von der Leyen sottolinea gli sforzi fatti fino a qui da Kiev. "L'Ucraina era già su una buona strada, sulla strada giusta prima dell'atroce aggressione russa. L'Ucraina è un Paese solido, una democrazia solida." E sempre nel campo della diplomazia, dopo la Von der Leyen, la prossima visita a Kiev, secondo il giornale tedesco Bild, dovrebbe essere quella del Presidente del Consiglio Draghi, del Cancelliere tedesco Scholz e del Presidente francese Macron, prima del G7 di fine giugno. Zelensky, con risolutezza, affronta poi il caso Stati Uniti. Biden sostiene infatti che la guerra sia stata sottovalutata dall'Ucraina, o meglio gli alert inviati dagli Stati Uniti prima dell'invasione lo sarebbero stati, secondo il loro Presidente. La risposta di Zelensky, in realtà, è una smentita: "Non è vero, avevamo anche chiesto sanzioni preventive" dice, provando così a chiudere l'ennesima polemica.