"Io mi trovo qui alle porte di Zaporizhzhia. Come vedete alle mie spalle, si intravedono le aree industriali che caratterizzano tutta questa zona che è strettamente collegata in termini di economia energetica proprio alla centrale nucleare oggetto anche di attacchi, anche questa notte. Attacchi massicci che hanno interessato la zona della centrale e le zone attigue facendo temere un po' il deterioramento delle condizioni minime di sicurezza affinché la missione dei 14 funzionari della AIEA, guidati da Grossi possano, diciamo così, agire in maniera indisturbata per valutare eventuali danni causati dai combattimenti. L'ultima notizia è arrivata qualche minuto fa, ovvero la task force è in questo momento a Kiev dove è arrivata ieri sera, dovrà giungere alla centrale di Zaporizhzhia probabilmente in treno e arriverà secondo quanto detto dallo stesso Direttore della agenzia, arriverà probabilmente già domani e potrebbe trattenersi addirittura sino a sabato. Questo vuol dire che i lavori per accertare l'eventuale sussistenza di danni dureranno più del previsto. All'inizio si pensava solamente 48 ore, potrebbero essere quindi 72 ore. Nel frattempo Kiev ha ordinato il massimo riserbo sugli spostamenti degli Ispettori dell'AIEA, dell'Agenzia ONU, proprio per motivi di sicurezza, per evitare eventuali intercettazioni, evitare che siano oggetto in qualche modo di boicottaggio o addirittura di attacchi dalla parte russa. Nel frattempo però da Mosca arriva un'indicazione, sembra dello stesso portavoce del Cremlino Peskov, il quale mette le mani avanti e dice - Noi stiamo già rilevando alcuni problemi che probabilmente non ci permetteranno di garantire le condizioni massime di sicurezza. - Che ieri Mosca aveva detto voler assolutamente garantire. Quindi diversi interrogativi, diverse incertezze ma al momento sembra che la missione prosegua e già domani possa iniziare i lavori la task force, appunto, in cui ricordiamo c'è anche un funzionario italiano." "Esattamente, Francesco l'ultima cosa che ti volevo chiedere. Kiev ha fatto partire una controffensiva nel sud, dal punto di vista diciamo del controllo del territorio che cosa sta succedendo esattamente?" "Noi eravamo lì proprio due giorni fa, abbiamo mandato in onda anche un servizio che raccontava le attività di artiglieria di cui siamo stati testimoni. Ieri la portavoce che peraltro abbiamo incontrato proprio ieri, prima di partire da Odessa. La portavoce del fronte meridionale ci ha confermato che è partita questa controffensiva, ora però bisogna stare attenti al linguaggio perché la controffensiva è un'operazione molto ampia. Io credo che noi siamo nella fase delle operazioni delle manovre preliminari, cioè quelle a cui abbiamo sentito ovvero il riposizionamento delle forze di artiglieria e di fanteria in vista poi di attacchi sferrati in maniera continua su diverse direzioni. Attacchi che sono iniziati appunto ieri sera, secondo gli ucraini con successo, secondo la Russia invece con pesanti perdite da parte dell'esercito di Kiev. È la guerra dell'informazione che caratterizza questo conflitto.".























