La telefonata è stata cordiale e se da un lato Scholz ha ribadito l'appoggio a Kiev, mai messo in discussione, del resto, dall'altro Zelensky ha ringraziato per il sostegno. Ma questo è uno dei classici casi in cui contenuto dell'incontro è meno rilevante rispetto al fatto in sé. Ed è evidente che si tratta di una mano tesa di Scholz a Zelensky, dopo la controversa chiamata tra il cancelliere tedesco e il Presidente Putin. Telefonata che non aveva portato a nulla, ma che era stata interpretata da Zelensky come una sorta di legittimazione della Russia. Russia che nel frattempo fa infuriare la Casa Bianca con l'ennesima notte di raid aerei, secondo il comunicato quotidiano del Ministero della Difesa ucraino la contraerea ha infatti intercettato una vera pioggia di droni: 88 su 132. La conseguenza è che il sistema energetico, bersaglio dei raid, è in ginocchio. Da parte sua, Mosca replica di aver abbattuto 47 droni ucraini, principalmente al confine nella regione di Rostov. E sul piano politico diventa ancora più aggressiva accusando l'Occidente di permettere alle forze armate ucraine di utilizzare i carri armati Abrams e Leopard nella regione di Kursk. Il Ministro della Difesa, Andrey Belousov, si è poi recato a Pyongyang per rafforzare i legami tra i due paesi. Proprio nel Kursk, infatti, è stato dispiegato parte del contingente nordcoreano di circa 10 mila uomini. Nonostante Putin neghi d'interferire nelle vicende delle repubbliche ex sovietiche, come la Moldova e la Georgia, c'è un tempismo sospetto negli ultimi sviluppi, soprattutto a Tiblisi. Mentre infatti proseguono violente manifestazioni di piazza, il primo ministro Irakli Kobakhidze, ha dichiarato che i negoziati per l'adesione all'UE sono congelati fino al 2028.