Seconda notte di attacchi a pochi chilometri dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Sarebbero 20 i razzi lanciati dai russi secondo quanto riferito dalle autorità ucraine. Non risultano feriti ma sono diversi i danni riportati. Attacchi di cui si accusano reciprocamente russi e ucraini e che rafforzano i timori delle Nazioni Unite e dell'AIE in attesa di entrare nella centrale e valutare gli eventuali danni. Secondo la società ucraina per l'energia atomica i russi stanno portando avanti gli attacchi per distruggere l'infrastruttura, scollegarla dalla rete elettrica e interrompere l'elettricità nella parte meridionale del paese. La centrale intanto sta continuando a lavorare secondo fonti russe. Sospendere ogni operazione militare suicida alle centrali nucleari è la richiesta del Segretario Generale dell'ONU Guterres. La condanna arriva anche dall'alto rappresentante dell'Unione Europea Josep Borrell, che bolla l'accaduto come una violazione grave e irresponsabile delle regole di sicurezza nucleare. Quaranta i missili che sono caduti sulla città di Marganez, danneggiando case, edifici commerciali, gasdotti e reti elettriche. Bombardamenti che vanno avanti anche su Kharkiv e sul Donetsk, dove sono almeno cinque le persone che hanno perso la vita in un attacco condotto, secondo le forze filo russe, dai militari ucraini. E mentre nel paese si combatte, altre quattro navi, con un carico di cereali, sono partite dai porti ucraini dal Mar Nero, come previsto dall'accordo di Istanbul del 22 luglio. Accordi che stanno già portando ad una riduzione del prezzo dei cereali nei mercati internazionali.























