La guerra in Ucraina non è mia, è di Biden e del Presidente Zelensky che hanno fatto un lavoro orribile nel consentire che questo conflitto iniziasse. Così scrive su Truth il Presidente americano Donald Trump, tornando ad attaccare l'ex Presidente americano, colpevole a suo dire di non avere evitato la guerra in Ucraina. Lo chiama il corrotto Biden che ha permesso che questa farsa iniziasse, ma adesso occorre mettere fine al conflitto, continua Trump e bisogna fare presto. Parole che arrivano dopo la strage di Sumi, città ucraina a 40 chilometri dal confine russo attaccata nel giorno della domenica delle Palme, con missili russi, con munizioni a grappolo per colpire il più possibile. Un atto condannato con forza da tutta la comunità internazionale, ma respinto da Mosca, che ha dichiarato che la Russia non sbaglia mai e che l'obiettivo mirato non era civile, ma militare. Versione questa respinta da Kiev. Il ministero della Difesa russo ha anche aggiunto che l'Ucraina continua ad usare la popolazione come scudo umano, organizzando eventi con la partecipazione di personale militare nel centro delle città. Putin va fermato, ribadisce Zelensky in un'intervista alla CBS, altrimenti il rischio è quello di una guerra mondiale, e continua la sicurezza di tutto il mondo è in gioco. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dovrebbe recarsi in Ucraina per vedere di persona le conseguenze della guerra. Sul campo spirali di tregua non se ne vedono. Sul versante diplomatico mediato dall'amministrazione Trump, il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha definito costruttivo il recente colloquio con l'inviato statunitense Witkoff; ma ha anche ammesso che i negoziati tra Mosca e Washington difficilmente porteranno a risultati rapidi. Il Cremlino intanto denuncia diversi attacchi ucraini di droni contro le infrastrutture energetiche russe. Da settimane le accuse da entrambe le parti di violare l'intesa proseguono. .