"Stop Vladimir", scrive Donald Trump sui suoi social. Il bombardamento di Kiev con i morti e i feriti civili, non ha aiutato la nuova narrativa americana che ancora una volta puntava il dito contro la poca buona volontà del presidente ucraino. Ma poche ore dopo dichiara Trump che a suo parere Putin vuole ancora la pace in Ucraina e che lui e Zelensky dovrebbero venire a trattarla direttamente. L'America la vuole fare finita con questa guerra, muoiono 5.000 soldati a settimana, scrive Trump rivolto a Putin, e non sembra, il Capo della Casa Bianca, dare gran peso alle critiche secondo cui l'accordo finale che propone, di fatto, regala alla Russia la Crimea e il 18% del territorio ucraino, esclude Kiev da un futuro ingresso nella NATO e consegna quindi al presidente russo una vittoria di fatto. Che la Russia sia l'aggressore e che abbia violato i diritti umani e quello internazionale a Trump interessa poco. Il Capo della Casa Bianca vuole smettere di spendere soldi per la difesa ucraina e dedicare tempo e risorse ad altre zone del mondo per lui più strategiche. Per questo spinge affinché le armi tacciano. E del resto con la Russia che ha conquistato sul campo di battaglia buona parte dell'Est ucraino, per un cessate il fuoco non ci sono molte alternative a quella proposta. L'Europa d'altra parte sa che se si dovesse continuare a combattere finirebbe l'aiuto americano a Kiev e su di lei ricadrebbe l'intero peso del sostegno economico e militare. Accusa Putin di mentire dicendo che vuole la pace mentre continua a bombardare Kiev, ma non offre alternative concrete per un accordo. Zelensky invece rifiuta l'idea di riconoscere come russi i territori ucraini presi con la violenza da Mosca, ma si appella affinché gli Stati Uniti facciano più pressioni su Putin per un cessate il fuoco. Sa che l'aiuto americano, già traballante, è a termine e probabilmente capisce che avendo perso tanta terra in guerra, è difficile riconquistarla con un accordo di pace. .