Più armi all'Ucraina e basta distinzione tra aiuti militari di difesa e di attacco questa la decisione della NATO che accoglie la richiesta del Ministro degli Esteri di Kiev Kuleba che aveva chiesto armi, armi e poi armi. Non distinguere più tra attacco e difesa vuol dire che l'Alleanza Atlantica potrebbe fornire anche carri armati, elicotteri o aerei da combattimento. Ma il segretario generale Stoltenberg non ha voluto fornire dettagli. Intanto l'Unione Europea approva il quinto pacchetto di sanzioni alla Russia che comprende anche il divieto di acquistare carbone, ma incide poco sul bilancio di Mosca; il vero salto di qualità sarebbe bloccare le importazioni europee di petrolio; è questione di ore e discuteremo anche di questo ha detto la presidente della commissione Von Der Leyen dalla Svezia, in procinto di partire per Kiev. Nelle prossime ore, infatti incontrerà, nella capitale ucraina, il presidente Zelenski; al quale ha detto vuole portare un messaggio forte. Un messaggio se pur puramente simbolico è stato mandato dal Parlamento europeo che ha votato una risoluzione in cui si chiede lo stop immediato di acquisto di gas, petrolio e carbone russi. Ma il voto non ha effetti concreti, la Commissione decide le sanzioni che devono poi essere approvate all'unanimità dai singoli Stati e molti Stati non sono ancora pronti a rinunciare almeno al gas. "L'impressione comunque che lo scontro si allarghi e che Europa e NATO, anche spinte da Washington, vogliano aumentare la pressione sulla Russia e parallelamente il potenziale bellico dell'Ucraina." E a Bruxelles, per ora, tutti respingono l'ipotesi che qualche Paese, ad esempio l'Ungheria, possa sfilarsi e porre il veto se le sanzioni inizieranno a colpire il petrolio russo.























