Gli Stati Uniti e i loro alleati vogliono una chiara vittoria militare ucraina contro la Russia, questo è l'obiettivo e questo è il motivo che ha spinto Washington a organizzare un grande vertice di Ministri della Difesa di 40 nazioni, nella base NATO di Ramstein, in Germania. Lo scopo era quello di coordinare tutti gli aiuti militari a Kiev, per favorirne al massimo la potenza bellica in funzione anti russa. "I Paesi di tutto il mondo, hanno ulteriormente aumentato il proprio impegno per soddisfare le esigenze dell'Ucraina. Voglio ringraziare e congratularmi con tutti i Paesi che hanno ulteriormente rafforzato il proprio impegno, ma non dobbiamo perdere tempo. Quello che abbiamo discusso oggi, ha indicato che le prossime settimane saranno cruciali per l'Ucraina, quindi dobbiamo muoverci con la rapidità della guerra". Non solo l'Ucraina quindi, ma anche gli Stati Uniti credono che la Russia possa essere sconfitta. Si comportano appunto, come coinvolti in prima persona nel conflitto, e cercano almeno di motivare in questo modo le alleate a sostenere lo sforzo bellico di Kiev. Un risultato importante di queste ore, è sicuramente la decisione della Germania di fornire direttamente armi pesanti all'Ucraina, cosa che per ora Berlino aveva sempre evitato di fare, irritando Kiev. La Germania ha anche annunciato di essere quasi pronta a rinunciare al petrolio russo. Anche questo passo avanti è importantissimo, in vista del sesto pacchetto di sanzioni europee, che si vuole tocchi proprio le esportazioni di greggio di Mosca. Molto attiva sul piano del supporto militare all'Ucraina, rimane la Gran Bretagna che ha sostenuto come sia responsabilità di Kiev utilizzare le armi ricevute e non di chi le fornisce, ed ha aggiunto di ritenere legittimi eventuali attacchi ucraini in territorio russo. Parole non gradite a Mosca, che ha risposto di essere pronta a reagire con raid proporzionati contro centri decisionali a Kiev, dove si trovano consiglieri occidentali.