Oleksy Danilov, non ha dubbi. Intervistato da Sky News, il segretario del Consiglio per la Sicurezza e la Difesa dell'Ucraina, ha delineato uno scenario inquietante: entro le prossime 3-4 settimane, la Russia lancerà un'altra massiccia offensiva. Per questo, il sottotesto: il Paese ha un bisogno urgente di armi. E gli Stati Uniti nelle prossime settimane consegneranno 2 miliardi di dollari in missili a medio raggio, i GLSDB, che amplieranno la gittata delle forze ucraine di quasi il doppio, da 85 a 150 km. Come se non bastasse, l'UE ha anche dato la disponibilità ad addestrare 30 mila soldati ucraini. E l'Ucraina ringrazia, ma rilancia chiedendo anche l'invio di caccia per contrastare il dominio del cielo da parte dei russi, da affiancare alle batterie antiaeree Patriot. Non vi rendete conto che Zelensky alzerà la posta sempre di più? Chiede la portavoce del Ministero degli Esteri moscovita Maria Zakharova, che replicando direttamente al presidente francese Macron, possibilista sull'invio dei caccia, dice: dichiarazioni come queste, non fanno che aumentare l'appetito già insaziabile del regime di Zelensky. Quanto ai missili a medio raggio, il Cremlino sostiene che non cambieranno le sorti del conflitto, ma intanto diffida Israele dal fornire armi a Kiev. Certo, Zelensky ha il suo bel da fare in casa, costretto a vietare i viaggi all'estero dei suoi ministri, sta procedendo a una vera epurazione della dirigenza statale, dopo l'inchiesta sulla corruzione. Un'indagine che ha scoperto un vero verminaio. Ultima in ordine di tempo: la diffusione della foto che ritrae, tutto mondo è paese, un pizzino del capo ad interim del servizio fiscale Oksana Datiy. Sul foglietto appaiono scritte alcune richieste, tra cui un milione di dollari, un orologio e una pelliccia.