Ennesimo video scioccante e brutale dal conflitto ucraino. L'Ukrainska Pravda ha diffuso un breve filmato, di cui vi mostriamo solo le prime fotogrammi per rispetto della vita umana. Le immagini mostrano l'esecuzione a freddo di un prigioniero ucraino disarmato da parte delle truppe russe, che oltra che ad assassinarlo lo insultano e riprendono la scena. L'uomo dice qualche parola, fa un ultimo tiro di sigaretta e viene poi crivellato di colpi. Secondo i media ucraini, prima di essere ucciso, la vittima avrebbe esclamato "gloria all'Ucraina". Intanto la Russia tiene alta la tensione e continua a mostrare i muscoli. Prima la super bomba che colpisce obiettivi a 40 km distanza, sparata da Mosca come una sorta di avvertimento a Kiev, poi gli inquietanti movimenti di navi russe registrati nel Mar Mediterraneo. Si tratterebbe di una coppia di navi nello Ionio e di un'altra nel Canale di Sicilia, che hanno destato l'allarme nei paesi dell'Alleanza Atlantica. Sul campo infuria ancora la battaglia a Bakhmut, città orientale del Donbass, accerchiata dalla milizia privata Wagner, fedele a Mosca, che lamenta però il mancato invio di ulteriori munizioni. Dopo mesi di sanguinosi combattimenti gli ucraini starebbero tentando un limitato ritiro tattico. Il presidente ucraino Zelensky sembra sia entrato in conflitto con il comandante delle forze su come proseguire lo scontro a Bakhmut. Notizia questa prontamente smentita da Kiev con una nota: "Zelensky e i massimi comandanti militari concordano nel proseguimento della difesa della città". La conquista di Bakhmut ha un valore più ideale che strategico. La sua caduta, infatti, non porterebbe grandi svolte nel conflitto perché le truppe di Kiev hanno già costruito altre linee fortificate. Alcuni analisti militari sottolineano che, come a Stalingrado, si capirà solo nelle prossime settimane chi è caduto in trappola, se gli assedianti russi o i difensori ucraini.