"Come finirà la guerra in Ucraina? Le terre occupate saranno riconquistate o l'Ucraina stessa dovrà cedere a un compromesso?" "Questo dipende da me, da lei, della solidarietà europea." "Quali saranno, secondo lei, le conseguenze sul lungo periodo del conflitto in Ucraina?" "La vittoria armata non cambierà nulla, perché la Russia, anche se dovesse perdere, ricostruirà le proprie capacità belliche e tornerà ancora a minacciare l'Occidente. Il Presidente Putin ha commesso un grave errore: è riuscito a mobilitare, diciamo a mobilizzare il mondo intero contro se stesso, contro il sistema dittatoriale in Russia. Noi abbiamo una grande opportunità, una grande occasione, adesso che siamo tutti solidali, tutti ad aiutare l'Ucraina, possiamo aiutarli diversamente, possiamo vincere questa battaglia, ma sul campo della corretta proposta dei nostri valori, ai russi stessi." "Gli oppositori di Putin, sono o in esilio o in carcere. È possibile, pensabile, un cambio di regime a Mosca?" "Dovremmo noi occidentali cercare di far comprendere, di informare prima la popolazione russa in maniera corretta, di pubblicizzare, diciamo i valori in cui crediamo noi: la democrazia, la libertà, tutto quello che stiamo realizzando in Occidente. E far si che i russi stessi possano decidere di cambiare il sistema politico, riuscire a trasformare la dittatura in democrazia." "Lo spazio informativo russo è sostanzialmente fatto unicamente di propaganda filo Putin?" "Al momento è dura." "Quindi lei dice: è molto difficile informare i russi, ma è l'unica via?" "È la più efficace, perché come si vede sulla mia persona, sulla storia del popolo polacco, la più efficace, perché ci siamo riusciti anche noi. Anche per noi, per me, per quelli di Solidarnosc, è stato difficile affrontare il Patto di Varsavia, affrontare l'Unione Sovietica e i governanti di allora. Però ce l'abbiamo fatta comunque.".