Ucraina, Zelensky chiede adesione accelerata alla Nato
L'Ucraina annuncia l'intenzione di chiedere formalmente un'adesione accelerata alla NATO. Così il Presidente Zelensky dopo che la Russia ha formalizzato l'annessione delle quattro regioni ucraine. "Siamo alleati di fatto. Abbiamo già completato il nostro percorso in direzione della NATO". Non si fa attendere la risposta del Segretario Generale della NATO Stoltenberg. "La NATO non è parte del conflitto ma sostiene l'Ucraina nel suo sforzo di difendersi". Le porte dell'Alleanza sono aperte ma serve l'unanimità da parte di tutti i membri". Quanto ai rapporti con Mosca, Zelensky è perentorio: "non ci sarà mai nessuna trattativa di pace finchè ci sarà Putin al potere in Russia". E aggiunge: "l'Ucraina non negozierà con la Russia finchè Putin sarà il Presidente della Federazione Russa. Negozieremo con il nuovo Presidente". Zelensky parla in un video diffuso online pochi minuti dopo l'annuncio di Mosca che subordina ogni negoziato al riconoscimento delle annessioni. "Riconquisteremo tutto il territorio", promette il Presidente ucraino. "Se non la fermiamo, la Russia non si arresterà ai nostri confini". Condanna unanime al gesto del Cremlino è arrivata da parte di tutta la comunità internazionale che considera le annessioni illegittime e i referendum una farsa. Un pesante attacco arriva dal Presidente Biden: "la Russia sta violando il diritto internazionale e calpestando la Carta delle Nazioni Unite", ha affermato il Presidente USA che ha assicurato: "sosterremo con le armi e la diplomazia i tentativi di Kiev di riconquistare il controllo dei territori annessi". Biden definisce fraudolenta l'annessione delle regioni ucraine. "Queste azioni non hanno legittimità. In risposta ai falsi proclami russi di annessione oggi, insieme ad alleati e partner, annunciamo nuove sanzioni". Nel mirino 14 persone nel settore militare o industriale russo, due leader della Banca Centrale del Paese, familiari di alti funzionari e più di 278 membri del Parlamento russo che hanno consentito alla Russia il referendum definito una farsa.
