Immaginiamo di andare in un altro Paese europeo in vacanza o per un viaggio di lavoro e di avere bisogno di una visita o di un vecchio referto medico. L'ideale sarebbe avere a disposizione tutti i nostri dati sanitari, gestiti nella totale privacy da noi cittadini e condivisi solo con il medico o il professionista di nostra scelta. Ecco, questo è l'obiettivo a cui sta lavorando l'Unione Europea. "La cartella europea permetterà al cittadino di avere sullo smartphone, sul computer, stampato, un'unica cartella sanitaria che sarà leggibile da tutti gli operatori sanitari d'Europa." "Quindi un po' sul modello del Green Pass europeo di cui lei è l'inventore, giusto?" "Si, beh tratta dell'evoluzione del Green pass che ci ha permesso di muoverci durante la pandemia." Alla strategia lavorano Roberto Viola e Sandra Gallina, che guidano rispettivamente la Direzione Generale Connect e la Direzione Generale Salute della Commissione Europea. A loro si deve l'invenzione del Green Pass europeo e la strategia di acquisto comune dei vaccini, e se c'è una certezza è che il Covid ha dato alla digitalizzazione in ambito sanitario un grande impulso. "Il Covid ci ha insegnato che innanzitutto per le emergenza non eravamo preparati. Ci siamo dati gli strumenti ma ci ha anche mostrato che siamo forti quando siamo uniti e siamo solidali. Il Covid ha dato un impulso enorme al digitale, ma direi che ha dato soprattutto un impulso alla volontà europea di essere anche salute e questo mancava un po'." L'obiettivo più grande, oltre al fascicolo sanitario europeo, è infatti una più ampia cornice di Unione Europea della salute.