"Sulla semplificazione siamo sempre favorevoli. Tutto ciò che può riguardare uno sgravio di carattere burocratico nei confronti dell'attività dei nostri agricoltori, è una delle poche cose sulla quale oggi c'è una sensibilità in termini di ascolto. Se noi riuscissimo a tradurre la semplificazione, per come siamo stati ascoltati, anche rispetto a una visione strategica, che l'agricoltura può giocare in termini di crescita economica per l'Europa, io penso che l'agroalimentare possa essere sicuramente uno dei motori significativi per la crescita del futuro dell'Europa stessa. Ricordiamoci che le esportazioni di agroalimentare oggi sono la prima voce per importanza rispetto a tutto ciò che in Europa viene prodotto in termini di scambi commerciali con altri Paesi a livello globale. Altri passi devono essere fatti soprattutto per quanto riguarda la prossima politica agricola comune, ad esempio su tutto ciò che riguarda i regolamenti, perché oggi c'è una richiesta di certificazione del lavoro fatto dalle imprese che in alcune aree, soprattutto quelle collinari e montane, diventa impossibile".























