Irene Shashar sopravvissuta a Varsavia sta raccontando la sua testimonianza. Mentre richiede la restituzione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, sentiamo. "Diventai uno dei tanti bambini nascosti dell'Olocausto. Mi diedero un vasino per me e per la mia .... mia madre veniva di tanto in tanto con cibo, con un bacio per dirmi che mi mi amava. passai ore e ore in questi ripostigli bui a parlare con la mia .... ci consolavamo a vicenda, ci abbracciavamo, era la mia compagna di clandestinità. Le chiedevo in continuazione: ma cosa ho fatto di male, perché vengo punita? Mi sentivo colpevole di qualcosa, ma non sapevo di che cosa. Mia madre mi disse che se mi fossi comportata bene, se non l'avessi chiamata, se non mi fossi lamentata, se non avessi fatto rumore tutto sarebbe finito presto e saremo potute andare al parco a giocare di nuovo, signore e signori". Prosegue il ricordo di Irene Shashar in questo suo intervento live, abbiamo altri passaggi in diretta in questo giorno della memoria, che si sta celebrando anche a Bruxelles.