La premessa è d'obbligo: la situazione è in costante evoluzione e le regole in vigore oggi già entro poche settimane dovrebbero cambiare e, in teoria, in meglio. Per gli italiani viaggiare per turismo verso le principali mete europee è però già possibile, anche se ad alcune condizioni. In Spagna, ad esempio, si può entrare liberamente da tutti i paesi Schengen, purché con un tampone molecolare negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti, bisogna inoltre registrarsi attraverso un modulo online per ottenere un codice QR da mostrare all'arrivo. Procedura simile per chi entra in Francia da un Paese europeo: autodichiarazione e test molecolare negativo vecchio non più di 72 ore. Tre le opzioni a disposizione per entrare in Grecia: l'attestato di completamento della vaccinazione da almeno 14 giorni, un tampone molecolare negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti o un certificato di guarigione da Covid vecchio non più di 9 mesi. Sono previsti, però, anche dei test a campione all'arrivo, in caso di positività è prevista una quarantena di 14 giorni in apposite strutture a carico dello Stato. In Croazia, invece, porte aperte a chi arriva dalle Regioni Europee considerate verdi dall'ECDC, al momento, però, solo Islanda e parte di Norvegia e Finlandia. A tutti gli altri è richiesto un tampone negativo, molecolare o anche antigenico, effettuato nelle 48 ore precedenti o, in alternativa, il certificato di completamento della vaccinazione da almeno 14 giorni, per chi ha già avuto il Covid è sufficiente la prima dose. È possibile anche effettuare il test all'arrivo in Croazia, ma bisogna autoisolarsi fino al ricevimento dell'esito negativo. La situazione, come detto, si semplificherà anche grazie al Certificato Digitale Europeo, che dovrebbe entrare in vigore dal primo luglio e che consentirà, salvo situazioni epidemiologiche particolarmente gravi, di viaggiare liberamente in tutta l'Unione Europea.