Sembrano non conoscere fine gli scandali che hanno travolto, negli ultimi anni, Scotland Yard. E ora il capo di uno dei corpi di polizia più conosciuti al mondo, Mark Rowley, è costretto a spiegare che sta investigando su un migliaio di accuse di violenza domestica e abusi sessuali compiuti da 800 suoi agenti. Dopo il caso del poliziotto che nel marzo del 2021 aveva sequestrato, stuprato e ucciso una londinese di 33 anni, Sarah Everard, un altro, da tempo in prigione ma in passato anche lui in servizio nell’unità che protegge parlamentari e diplomatici, ha ammesso di essere un violentatore seriale. In videoconferenza dal carcere dove è detenuto David Carrick, 48 anni, si è dichiarato colpevole di 49 reati, compiuti in un lasso di tempo di circa 20 anni. Come sia stato possibile che sia stato per ben due volte ritenuto idoneo al servizio in polizia resta un mistero. Proprio sfruttando la fiducia che infonde la divisa adescava le sue vittime, alcune delle quali conosciute tramite app o ad eventi pubblici. “Carrick ha ricoperto un ruolo in cui gli era stata affidata la responsabilità di proteggere il pubblico, ma per oltre 17 anni, nella sua vita privata, ha fatto l’esatto contrario”, ha spiegato il procuratore capo Jaswant Narwal.