Un silenzio tombale piomba su una Camera dei comuni altrimenti vivace e rumorosa, negli istanti che precedono la lettura del voto. Poi l'annuncio dello speaker Lindsey Hoyle, con una risicata maggioranza di 23 voti, il Terminy Ill Adults of Life Bill, il disegno di legge sul fine vita, è passato. Il viaggio per arrivare fin qui è stato lungo e non sottostimo il significato di questo giorno le parole di Kim Leadbeater, sorella della parlamentare Jo Cox, uccisa nel 2016 all'apertura di una giornata parlamentare difficile e altamente emotiva. E' stata lei, deputata laburista a promuovere questo disegno di legge, a sostenerla, secondo gli ultimi sondaggi, circa il 70% degli elettori britannici favorevole a una forma regolamentata di assistenza medica al suicidio per chi affronta una malattia incurabile. Eppure, nonostante il consenso popolare, il Parlamento si è dimostrato estremamente prudente al termine della terza lettura, il disegno di legge è uscito dalla Camera con margini più stretti del previsto, segno che nelle stanze di Westminster il tema resta una questione di coscienza più che di partito. La proposta, che ora passa alla Camera dei Lord, dove godrebbe di una chiara maggioranza, prevede che adulti capaci di intendere e volere residenti nel Regno Unito da almeno un anno, possano richiedere assistenza medica per morire solo in presenza di una diagnosi terminale entro i sei mesi. Due medici indipendenti, uno psichiatra, un assistente sociale e un legale, dovranno confermare che il paziente è lucido e agisce senza pressioni esterne. Dopo due settimane di riflessione, le sostanze per rendere possibile il decesso, verranno quindi messe a disposizione del malato nel giorno scelto per morire. Lo staff medico assisterà senza avere un ruolo attivo. Durante l'iter parlamentare sono stati aggiunti anche l'obbligo di consultazione con servizi di cure palliative e il divieto per i professionisti sanitari di proporre attivamente questa opzione a pazienti minorenni o vulnerabili. Se i Lord approveranno il disegno di legge senza emendamenti sostanziali, la piena applicazione della norma dovrebbe giungere nel giro di quattro anni. La legge andrebbe così a collocarsi accanto a quelle già in vigore in altri paesi europei. .