Determinata, pragmatica combattiva. Litigiose e divisiva per alcuni, al punto da essere definita: una capace di scatenare una rissa in una stanza vuota. È Kemi Badenoch, all'anagrafe Olukemi Olufunto Adegoke. Nata a Wimbledon nel gennaio del 1980 e cresciuta fino a 16 anni a Lagos in Nigeria, Paese originario dei genitori. Madre di tre figli, all'ultima conferenza annuale del partito dei Conservatori si attira le critiche definendo eccessiva l'indennità di maternità. Non certo l'unica dichiarazione controversa. Nello stesso contesto afferma che almeno il 10% dei dipendenti pubblici sarebbe così scarso da meritare la prigione. Tornata da sola a Londra nell'anno della Maturità, con 100 sterline in tasca, va a vivere da un'amica della madre. Si diploma e si iscrive a Ingegneria dei Sistemi Informatici all'Università del Sussex, circondata, dice lei, da stupidi ragazzi bianchi di sinistra, con idee paternalistiche verso gli africani. Una volta laureata ed entrata nel settore bancario aderisce, grande fan di Margaret Thatcher, al partito dei Tories. Si sposa con il banchiere e attivista conservatore Hamish Badenoch. Una volta entrata in Parlamento, nel 2017, come grande sostenitrice della Brexit, scala velocemente il partito posizionandosi decisamente a destra. Entra nell'esecutivo di Liz Truss prima, e Rishi Sunak dopo, in entrambi i casi dopo averli sfidati e aver perso le primarie. Forte sostenitrice di uno stato piccolo e snello, estrema oppositrice di quella che lei bolla come "ideologia Woke", soprattutto sui temi legati all'identità di genere è ora sicuramente una delle personalità destinata a creare più grattacapi al Governo laburista.