Uk, contagi e caldo anomalo stressano sistema ambulanze

In un Regno Unito distratto da una corsa ad ostacoli verso la nomina del nuovo Primo Ministro, in pochi hanno notato che a metà settimana è stata superata nel Paese la soglia dei 200 mila morti per Covid o con Covid, dall'inizio della pandemia e d'altronde esattamente un anno fa, sotto la guida del premier Boris Johnson, almeno l'Inghilterra tra le quattro nazioni del Regno, concludeva la sua road map, verso la libertà con l'abbandono anche delle ultime restrizioni, nessun obbligo di mascherina neanche nei luoghi chiusi e la malattia equiparata a una normale influenza senza necessità di quarantena. Sono quindi 12 mesi che la popolazione convive con il virus senza fermarsi ma al massimo affrontando i disagi causati dalla scarsità di forza lavoro, in parte dovuta ai picchi di contagi che ci sono stati. A far stare tranquilli ha contribuito decisamente il successo di una campagna di vaccinazione veloce ed efficace anche nel caso della terza dose, ma ormai sono passati diversi mesi da quella fase e la crisi politica è arrivata proprio mentre ancora si stava ragionando sulla possibilità della quarta dose per le fasce più vulnerabili della popolazione a partire dall'autunno. A rendere ora la questione più stringente concorrono però due fattori, un aumento deciso dei contagi di quasi 180 mila nell'ultima settimana nella sola Inghilterra, con un aumento del 24% rispetto a quella precedente e le temperature molto più alte della media e date in ulteriore crescita per la prossima settimana. L'ondata di calore che ha investito il Paese ha infatti fatto schizzare le chiamate al numero di emergenza, con le ambulanze già alle prese con un aumento dei ricoveri da Covid triplicati dalla fine di maggio, da qui l'allerta lanciata da alcuni esperti come il professor Roland Kao, dell'università di Edimburgo, citato dal quotidiano Guardian che prevede uno stress ulteriore per gli ospedali a partire dall'autunno e con l'approssimarsi della stagione dell'influenza e c'è chi invoca ora il ritorno di qualche restrizione.