Non era riuscita ad avvicinarli la morte del Principe Filippo e neanche quella della Regina Elisabetta, anzi. Ricostruzioni più o meno accurate avevano descritto l'8 settembre 2022 come un giorno di tensione alle stelle all'interno della famiglia reale, tra Carlo e William da una parte e Harry dall'altra. L'auspicio di molti è che ora il tumore del sovrano abbia almeno la funzione di ridurre le distanze tra padre e figlio. La tregua è già in essere, considerato il rapido arrivo del Principe a Londra dalla California e l'incontro col genitore per quanto breve, 45 minuti in tutto, a Clarence House prima della partenza del Re verso Sandringham. A chiamarlo e a dargli la notizia della malattia, si è appreso, è stato lo stesso Carlo. Per il resto Il tempo scorre languido in attesa di comunicazioni che non ci saranno fino a quando non si verificherà un cambiamento degno di nota, in un equilibrio precario tra la necessità di tutelare la privacy del malato e quella di informare una nazione, anzi 15, sul grado di salute del Capo di Stato. Perché si, è vero che in tempi di social network Buckingham Palace ha deciso di essere più aperta alla comunicazione, ma apertura non vuol dire trasparenza, vuol dire fare i conti con l'ambiente circostante e cercare in qualche modo di controllarlo. Come si sta facendo anche con la principessa del Galles, a riposo forzato dopo l'operazione all'addome poco o nulla si sa in realtà di lei. William ha ripreso i suoi impegni ufficiali anche per alleggerire il peso che ora ricade sulle spalle della 76enne Camilla e della 73enne Anna, sorella del Re. Carlo si terrà infatti lontano dagli impegni pubblici per un tempo non precisato ma che non si preannuncia breve. Dopo Elisabetta ora è la corona ad apparire minuta e fragile.