Nessun passo indietro, Avanti col piano di trasferimento forzato in Ruanda per coloro che, attraversando il Canale della Manica, cercano di entrare illegalmente nel Regno Unito. Dopo che anche l'Appello davanti all'Alta Corte è stato respinto, 7 immigrati saranno, in tarda serata, imbarcati sul primo charter con destinazione Kigali. Un procedimento, questo, che stando ai giudici inglesi rispetta il Diritto Internazionale ma che ha fatto gridare allo scandalo, tra gli altri, l'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, che insieme ad altri alti prelati della Chiesa Anglicana ha definito il provvedimento immorale e che getta vergogna sulla Gran Bretagna. Il futuro Re Carlo, in un discorso privato ma fatto arrivare alla stampa, si è detto scioccato. Ferma condanna è arrivata anche dall'ONU. L'obiettivo dichiarato dal Governo è quello di scoraggiare il traffico di esseri umani, ma secondo molti critici è una mossa del Primo Ministro Boris Johnson per dimostrare che lui, l'uomo della Brexit, ha ripreso il controllo dei confini del Paese come non era stato possibile ai tempi dell'adesione all'Unione Europea. In linea teorica il trasferimento delle persone in Ruanda dovrebbe durare il tempo necessario a valutare la richiesta di asilo. Fonti ruandesi hanno però dichiarato che il Governo si occuperà del loro inserimento nel Paese dando ad intendere che non è previsto un ritorno sul suolo britannico. Secondo alcune stime ogni singolo volo di questo tipo costa circa 500 mila sterline, circa 600 mila euro.