"La sfida più grande e immediata per il nuovo Primo Ministro sarà il carovita. Le previsioni dicono che le bollette, specie quelle dell'energia, saliranno in maniera molto significativa e rapida subito dopo l'insediamento e non è ancora chiaro quali misure il nuovo Premier intenderà adottare. Dovrà subito affrontare una serie di problemi legati alla pubblica amministrazione. Alcune aree si trovavano già in difficoltà prima della pandemia, il Covid ha poi peggiorato di molto le cose. In termini di ritardi e mancanza di personale. Infine sono arrivati i problemi legati all'inflazione, il che significa che il budget a disposizione non è più adeguato per fornire i servizi che la popolazione si aspetta". "Che tipo di problemi legati alla Brexit dovrà affrontare il nuovo Primo Ministro?" "Abbiamo problemi col nostro mercato del lavoro per i lavoratori dell'Unione Europea è molto più difficile venire qui, abbiamo visto arrivare persone da altre parti del mondo, ma ci sono diversi settori che stanno avendo problemi di mancanza di personale e poi c'è il problema irrisolto del protocollo nordirlandese, su questo punto Lizz Truss è stata molto categorica, vuole far passare una legge che permetta al Regno Unito di sospenderlo unilateralmente e ciò ha già creato forti tensioni con la UE. Se questo atteggiamento continuerà sarà un grande grattacapo per il governo. Brexit è qualcosa che il governo sostiene sia stata finalizzata, ma in realtà non è così e continua a creare problemi alla nostra economia".























