Tre anni fa si consumava il divorzio tra il Regno Unito e l'Europa, carico di risentimenti, incognite e perché no rimpianti. Tre anni dopo restano nodi da sciogliere importanti uno tra tutti il protocollo nordirlandese che ha portato, tra l'altro, a un grave stallo politico a Belfast. Ciò che invece è cambiato è il sentimento generale alla luce di come stanno andando le cose nel Regno Unito. Secondo un sondaggio commissionato in questi giorni dal Guardian, il 58,5% della popolazione voterebbe ora per rimanere nell'Unione europea, il 41,5% rimane dell'idea che è meglio stare da soli. Tra i problemi più gravi che il Paese si trova a dover affrontare c'è sicuramente quello della carenza di personale, soprattutto non specializzato, la Brexit ha portato a una carenza di 330mila posti soprattutto nei settori della logistica e dell'accoglienza, ma anche il Sistema Sanitario Nazionale ha risentito del deficit di personale medico, paramedico e soprattutto infermieristico. Il numero degli studenti dell'Ue che si scrivono alle università britanniche si è più che dimezzato, con un forte calo degli studenti provenienti da Italia, Germania e Francia. L'aumento degli studenti non europei non ha compensato l'esodo, indebolendo la stabilità finanziaria di diversi atenei. Ad aver lasciato il Regno Unito sono anche tra i più ricchi banchieri della City che ora a Londra preferiscono Francoforte, Parigi, Milano. L'Autorità Bancaria Europea ha certificato come il numero di banchieri che guadagnano un milione di euro, o più all'anno, sia aumentato di oltre il 40% all'interno dell'Unione. Soffre, inevitabilmente a causa dei nuovi fardelli burocratici, anche l'import-export, l'esportazione britannica verso il Continente è stimata in un 16% in meno rispetto a quello che sarebbe stata senza la Brexit, quello dal Continente verso l'Isola del 20%. Infine la lotta all'immigrazione clandestina una delle argomentazioni più forti utilizzate dai "leavers". Nonostante il controllo diretto dei propri confini il Regno Unito ha subito un costante aumento degli sbarchi, nel 2022 sono stati 45.756 gli immigrati irregolari entrati nel Paese. Nel 2018 erano stati solo 299.