A un anno di distanza, il Campidoglio innevato, sembra solo il parco giochi di un bimbo con lo slittino. Un'immagine molto diversa da quella del 6 gennaio 2021. Fu un tentato colpo di stato? Una protesta sfuggita di mano? Il Procuratore Generale degli Stati Uniti, ha promesso che il Dipartimento di Giustizia andrà fino in fondo. La domanda che aleggia a Washington, è una sola: fu l'allora Presidente Trump, a organizzare o almeno permettere, l'attacco al cuore della democrazia americana? Alle 15:00 ora italiana, il Presidente Joe Biden verrà qui al Congresso per addossare al suo predecessore, la responsabilità personale del caos e della carneficina costati la vita a 5 persone e il ferimento di altre 140, rigettando una volta per tutte, le accuse di brogli ed elezioni rubate, mai provate in pure e innumerevoli Corti. Per l'assalto, sono stati arrestati oltre 700 facinorosi, pesci piccoli, decine già condannati per ostruzione di un procedimento federale, la certificazione dell'elezione del Presidente. Una Commissione d'Inchiesta Parlamentare, che Trump disconosce, sta però cercando di trovare i mandanti e dall'ex Vicepresidente in giù, vorrebbe ascoltare tutti i suoi più stretti collaboratori. La cerchia dei fedelissimi, lo ha convinto a rinunciare a parlare proprio oggi. I sondaggi in vista delle elezioni di metà mandato di fine anno, sono ottimi per i Repubblicani e pessimi per il Presidente Biden. Ma gli umori possono cambiare repentinamente e i vantaggi di oggi, sciogliersi nel giro di pochi mesi come neve al sole.