Le organizzazioni non governative chiedono aiuti e denaro per il Paese più colpito dall’uragano. Ad Haiti, dopo i primi casi mortali di colera, è corsa contro il tempo. Servono cibo, beni essenziali e acqua potabile per cercare di contenere gli effetti dell’epidemia. Secondo il Segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, necessitano d’aiuto e assistenza almeno 1,4 milioni di persone. L’uragano Matthew ha raso al suolo interi villaggi e nell’isola caraibica ha distrutto, in alcune aree, circa l’80 per cento della produzione agricola. Interi nuclei familiari hanno perso così quella che era la loro unica fonte di sostentamento. Negli Stati Uniti Matthew non fa più paura, ma si fa la conta dei danni. Ecco come si presenta il panorama nello Stato più colpito. “La pioggia uccide” ha detto il Governatore del North Carolina, dove si sono registrate dieci vittime. Qui siamo, invece, in Florida: asfalto stradale divelto, costa erosa dalla forza di Matthew. Il Governatore Rick Scott ha osservato da vicino i danni dell’uragano nello Stato americano in cui si sono registrate sei vittime.