Si alza il sipario sulla convention repubblicana. Uno show con un unico e solo protagonista: Donald Trump. Il Presidente ha promesso che farà un'apparizione in ognuna delle giornate dei lavori prima del suo discorso di accettazione in programma giovedì sera dalla Casa Bianca. Ieri per l'apertura è intervenuto tre volte: la prima con un lungo discorso a Charlotte, dove i delegati gli hanno ufficialmente assegnato la nomination del partito, e le altre due durante la kermesse serale a Washington, con alcuni degli ostaggi salvati durante il suo mandato e con alcuni lavoratori essenziali che hanno fatto la differenza durante l'epidemia di Covid-19. Il coronavirus d'altronde resta il cuore di questa campagna elettorale. Come è apparso evidente ieri sera, Trump è determinato a cambiare la narrativa sulla sua gestione della pandemia. I suoi numeri, con quasi 6 milioni di casi e oltre 180 mila morti negli Stati Uniti, sono invece impietosi. Oltre a rivendicare i presunti successi nel fronteggiare quello che durante la convention viene chiamato rigorosamente il virus cinese, Trump ha parlato dei risultati in economia e sul fronte dell'immigrazione prima del coronavirus e soprattutto ha attaccato i suoi avversari, insinuando che una sua eventuale sconfitta contro Joe Biden il prossimo 3 novembre potrà essere solo il risultato di brogli che i democratici proveranno a portare avanti con il voto via posta. Ovviamente non sono poi mancati gli attacchi al suo avversario, così come al suo predecessore. Oltre alle varie personalità del partito, tra cui molte donne e afroamericani per convincere le fette di elettorato in cui Trump è più debole, sul palco di Washington ieri sera è intervenuto anche il figlio del Presidente, Donald Trump jr, e vari cittadini comuni pronti a testimoniare come la presidenza Trump abbia cambiato loro la vita, tra cui Mark e Pat McCloskey, la coppia di St. Louis che ha minacciato con delle armi i manifestanti di un corteo dei Black Lives Matter davanti casa loro. I McCloskey hanno lanciato chiaramente un messaggio che - c'è da scommettere - tornerà più volte nei prossimi giorni: un'eventuale presidenza Biden vorrebbe dire dare il Paese in mano alla Sinistra radicale.