Nonostante la morsa della pandemia non accenni ad allentarsi dagli Stati Uniti arrivano nelle ultime ore anche buone notizie sul fronte vaccino. L'azienda Moderna, fra le più avanzate nella sperimentazione, ha annunciato che anche nella seconda fase dei test sull'uomo, tutti volontari hanno sviluppato anticorpi e si apprestano adesso a dare il via alla terza ed ultima fase di sperimentazione, anche se, ha precisato il dottor Anthony Fauci, bisognerà forse aspettare un altro anno per avere un vaccino efficace disponibile sul mercato. Ma al di là di quello che potrà accadere in futuro, gli Usa restano preoccupati sul presente con il coronavirus che dilaga negli stati del sud, e in California e con gli stati che devono tornare a chiudere le varie attività, dopo le riaperture in alcuni casi drammaticamente anticipate di alcune settimane fa. Il tutto però in un allarmante latitanza di leadership a livello federale, accusa l'ex vicepresidente Joe Biden, che ieri, presentando il suo programma ambientale in vista del voto il prossimo 3 novembre, ha attaccato duramente il Presidente Trump. Non la pensa così Trump, che ieri invece ha continuato a spingere per la riapertura, soprattutto delle scuole e ha preso di mira Biden durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, convocata per annunciare la sospensione dello status speciale di Hong Kong che Washington ha deciso di equiparare alla Cina, vista la lunga mano sempre più ingombrante di Pechino sull'isola. Il Presidente ha poi accusato Biden di essere morbido con la Cina. Ma le accuse sono state su tutta la linea, dall'economia, alla sua presunta intenzione di togliere fondi all'esercito. Trump, in piena modalità campagna elettorale non ha risparmiato le critiche al suo avversario, e nonostante i sondaggi lo vedano in caduta libera, si è detto tranquillo in vista del voto di novembre. "Accadrà come nel 2016", ha spiegato Trump, "quando tutti mi avevano sottovalutato".