L'importante non è vincere ma prendere tempo. Per questo i legali di Donald Trump hanno presentato ricorso in Corte Suprema contro la sentenza del tribunale di Washington che la settimana scorsa aveva rigettato la sua richiesta di immunità per l'assalto al Campidoglio chiedendone invece il processo. Gli avvocati sostengono che un Presidente non possa fare il Presidente se rischia di essere incriminato ma siccome nessuno è al di sopra della legge, sanno benissimo che i Giudici non gli daranno mai ragione. Ciò che chiedono davvero è che piuttosto congelino la decisione della Corte Federale, quindi l'inizio del processo e dirimano la questione una volta per tutte, magari con calma. "Un procedimento penale proprio adesso sostengono impedirebbe a Trump di fare campagna elettorale se proprio si deve, è il ragionamento, meglio tirarla per le lunghe e magari finire dopo le elezioni di novembre con la segreta speranza che Trump le vinca, e se condannato si perdoni da solo. E' la seconda volta nel giro di una settimana che il massimo organo giudiziario degli Stati Uniti composto da una maggioranza di Giudici di nomina Repubblicana viene tirato in ballo nella contesa elettorale. Giovedì scorso aveva fatto capire di essere favorevole a ribaltare una sentenza del Colorado che mirava a escludere Trump dalle schede, adesso ha due opzioni: rigettare la richiesta di Trump ma è improbabile perché farebbe iniziare subito il processo a suo carico oppure accoglierla e decidere con quale velocità deliberare, influenzando potenzialmente il risultato delle prossime Presidenziali.