È stato scoperto nei giorni scorsi, ma sarebbe andato avanti per mesi uno dei più vasti attacchi informatici a danno delle istituzioni americane dai tempi dell'amministrazione Obama. Secondo parte della stampa locale, che cita funzionari anonimi del Governo degli Stati Uniti, gli hacker entrati in azione sono presumibilmente legati all'intelligence della Russia. Si tratterebbe dello stesso gruppo che nel 2016 ha colpito anche la campagna della candidata democratica alla presidenza Hillary Clinton. Nel 2014 alcune reti della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato e che nei mesi scorsi sarebbe riuscito a infiltrare i sistemi delle farmaceutiche in cui era in studio il vaccino contro il covid 19. L'attacco di cui le autorità americane stanno ancora cercando di capire l'estensione, potrebbe aver garantito accesso a comunicazioni tra dipendenti di diverse agenzie federali e a documenti sensibili. A essere stati interessati sono i dipartimenti del Commercio, del Tesoro, di Stato, della Sicurezza Interna, addirittura alcune parti del Pentagono, poi il dipartimento per l'Energia e l'agenzia che gestisce l'arsenale nucleare. Gli hacker sono penetrati nel sistema informatico di queste istituzioni attaccando software molto utilizzati, da qui si sono infiltrati in tutti i sistemi che usano questi programmi. Nello specifico si tratta dei software della società texana Solar Wind, che si occupa della gestione di reti informatiche. Il segretario di Stato Mike Pompeo ha dichiarato come si possa sostenere con una certa chiarezza che la Russia è coinvolta nel cyber attacco. Anche diversi senatori, sia repubblicani sia democratici hanno accusato Mosca. Più cauto invece il Presidente Donald Trump, secondo il quale i media americani avrebbero esagerato la portata dell'azione e che ha sollevato la possibilità di un ruolo cinese. Dall'altra parte il Presidente eletto Joe Biden ha colto l'occasione per ricordare come la cybersicurezza sarà tra le priorità della sua futura amministrazione.