La condanna a morte più gentile del mondo è stata eseguita alle 8.25 di giovedì sera. Pochi minuti prima la Corte Suprema aveva negato un ultimo appello, con il parere contrario di tre giudici su nove. Con un metodo mai testato prima, l’asfissia con azoto, lo Stato dell’Alabama ha così giustiziato Kenneth Smith, colpevole di avere ucciso su commissione una donna nel 1988, L’esecuzione più indolore e umana conosciuta all’uomo, dice proprio così il protocollo per le pene capitali approvato pochi mesi fa dallo Stato americano, dopo che proprio con Smith aveva fallito un primo tentativo con la più tradizionale iniezione letale. Secondo i calcoli, sarebbe dovuta durare pochi minuti. In realtà sono stati 22. L’esperimento con l’azoto, previsto ma mai utilizzato anche in Oklahoma e Mississippi, è stato comunque considerato un successo dallo Stato dell’Alabama. Nonostante le polemiche internazionali per un metodo che secondo gli esperti delle Nazioni Unite viola la Convenzione contro le torture, firmata anche dagli Stati Uniti. Per evitarlo, i legali del condannato avevano piuttosto chiesto di tornare al plotone di esecuzione.