Il diritto al porto d'armi è consacrato a New York, ma anche in altri Stati. Lo è di fatto, dopo la decisione della Corte Suprema americana, che ha bocciato la proposta di arginare la dilagante violenza con delle restrizioni. Il Secondo Emendamento, ossia il diritto di possedere armi, vale anche fuori dalla propria abitazione. Sarà così addirittura più semplice ottenere la licenza, nonostante le recenti e sanguinose stragi. Uvalde in Texas anzitutto, una carneficina, con 19 ragazzi delle scuole elementari e due insegnanti uccisi da un 18enne armato fino ai denti. Uno dei tanti mass murders, assassini di massa, in un Paese in cui si contano oltre 390 milioni di armi, possedute da privati. Joe Biden si definisce profondamente deluso. La decisione espone i newyorkesi a ulteriori rischi di violenza, il commento del sindaco Eric Adams, che si aspetta una grande ondata di delinquenza. Vergognoso, secondo la governatrice dello Stato di New York, che la Corte Suprema bocci la legge che avrebbe dovuto limitare il porto d'armi in pubblico, per cui era necessario una licenza speciale. Una vittoria monumentale, il commento con esclamazione della lobby delle armi, la National Rifle Association of America, che ne sostiene, promuove e difende l'utilizzo, definendo la bocciata limitazione, incostituzionale. Uno spartiacque, secondo NRA, la lobby delle armi per gli uomini e le donne buone d'America. La stessa Corte ha concesso anche a un condannato a morte, di essere giustiziato da un plotone d'esecuzione. L'uomo riteneva l'iniezione letale, una sofferenza.























