La fuga di notizie, secondo il Pentagono, rappresenta un rischio molto serio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. I documenti finiti online comprendono una vasta gamma di informazioni altamente classificate, valutazioni e rapporti delle agenzie di Intelligence statunitensi relativi alla guerra in Ucraina ma anche gli alleati degli Stati Uniti come Israele e la Corea del Sud. In uno di questi documenti viene riportata una conversazione tra due alti funzionari della sicurezza nazionale sudcoreana su una richiesta di munizioni da parte degli Stati Uniti, i funzionari temevano che la fornitura delle munizioni che gli Stati Uniti avrebbero poi inviato all'Ucraina avrebbe violato la politica della Corea del Sud di non fornire armi letali ai Paesi in guerra. Secondo il documento, uno dei funzionari avrebbe poi suggerito un modo per aggirare la politica senza cambiarla realmente vendendo le munizioni alla Polonia. Per Seul questi e altri documenti sono stati falsificati. In un altro rapporto dell'Intelligence su Israele si scrive che il Mossad ha incoraggiato le proteste contro il nuovo Governo del Paese, inoltre i documenti pubblicati sui social network potrebbero rivelarsi preziosi per Mosca perché rivelano in che misura i servizi segreti statunitensi sono penetrati in parti dell'apparato militare russo. Altri documenti mostrano le debolezze delle armi e della difesa ucraina e questo proprio mette le forze di Kiev si preparano a lanciare una controffensiva. É stata avviata una cooperazione tra agenzie per valutare l'impatto che la fuga di questi documenti fotografati potrebbe avere sulla sicurezza nazionale e sui nostri alleati e partner, fa sapere la portavoce del Pentagono. Il dipartimento di giustizia americano ha aperto un'indagine per cercare di identificare la fonte della fuga di notizie, altra questione poi è la validità dei documenti diffusi, secondo il Washington Post, che cita funzionari statunitensi, alcuni sembrano essere stati falsificati.