È passato quasi un anno. A Minneapolis è tornato il sole, la gente si diverte per strada e nei locali non più barricati dietro i pannelli di legno. La città di George Floyd è diventata la capitale del movimento Black Lives Matter e si prepara a ricordare l'afro-americano che, con la sua morte filmata in mondovisione, ha scosso la coscienza nazionale e reso impossibile negare che anche e soprattutto nell'America ricca e moderna ci sia una enorme questione razziale. Il poliziotto che lo ha soffocato è stato riconosciuto colpevole di omicidio. Nelle prossime settimane si saprà quanti anni di carcere dovrà scontare. In primavera andranno a processo gli altri agenti che erano con lui. Ma intanto qui, nell'incrocio di periferia che un anno fa era quasi deserto e che oggi è diventato la piazza di George Floyd, continuano ad arrivare centinaia di persone da tutto il Paese. Bianchi, neri, famiglie, giovani e anziani. Questo è quello che è successo in America per tanto tempo, mi dice Red, 23 anni, di Minneapolis, ci sono un sacco di memoriali come questo in giro per tutto il Paese e cose simili continuano ad accadere. Per questa signora benestante, venuta con il marito imprenditore, è certamente l'inizio di un cambiamento. Ma l'America resta assolutamente un Paese razzista, mi dice un ex militare di 80 anni che con l'aeronautica ha girato mezzo mondo, e non è solo un problema di razza, aggiunge, ma anche di ricchezza. Il primo anniversario dell'omicidio di Floyd cade martedì prossimo, fino ad allora sono in programma marce pacifiche e manifestazioni per i diritti civili e per ricordare le centinaia di donne, uomini, a volte solo bambini, uccisi dalla polizia durante un tentativo di arresto. La riforma delle forze dell'ordine fortemente voluta dal Presidente Biden e che porta il nome di George Floyd è ancora ferma al Congresso. Non sarà approvata, come sperava, entro l'anniversario della sua scomparsa. Quel giorno la sua famiglia sarà invece ricevuta alla Casa Bianca e Biden dovrà prometterle che, per quanto tragica, quella morte avrà davvero cambiato il mondo.