Tra le sfide più interessanti da seguire nella prossima tornata elettorale americana di novembre c'è sicuramente quella per l'elezione del nuovo Governatore della Florida, posto attualmente occupato da Ron DeSantis. Proprio quest'ultimo potrebbe essere lo sfidante principale di Donald Trump per le primarie presidenziali del 2024. Prima però l'attuale Governatore della Florida dovrà riconquistare la poltrona in scadenza tra qualche mese sfidando a novembre Charlie Crist. Quest'ultimo è il candidato scelto dai democratici dopo le primarie di ieri. Crist nel 2007 da repubblicano fu eletto Governatore della Florida per un mandato. Sempre in Florida vittoria per Val Demings che si è aggiudicata le primarie democratiche per il Senato e sfiderà il senatore repubblicano Marco Rubio. Un segnale importante a livello nazionale è arrivato anche da New York dove ieri è andata in scena una elezione speciale per un posto alla Camera lasciato libero da Antonio Delgado nuovo Vice-Governatore di New York. Una sfida guardata con attenzione da entrambi i partiti in vista delle prossime elezioni di novembre. In ballo c'erano argomenti chiave dopo le sentenze della Corte Suprema come aborto e controllo delle armi. A spuntarla sul repubblicano Marc Molinaro è stato il democratico Pat Ryan che in campagna elettorale aveva più volte detto: "la libertà di scegliere" riferito all'interruzione di gravidanza "è nelle urne". Una vittoria che può essere un messaggio forte a livello nazionale per i democratici. Tra le primarie newyorkesi che più hanno tenuto banco quella tra i due deputati di lungo corso Jerry Nadler e Carolyn Maloney per la prima volta uno contro l'altra a causa della nuova riorganizzazione dei distretti elettorali. A vincere Nadler che lascerà a casa Maloney per la prima volta in 30 anni di carriera politica. Successo anche per Patrick Maloney sull'italo-americana Alessandra Biaggi, un successo di un democratico moderato spinto da Pelosi e Clinton su una progressista appoggiata invece da Alexandria Ocasio-Cortez. Un altro messaggio questa volta diretto solo ai Dem in vista di novembre.























