Usa, Primarie Gop New Hampshire, Haley sfida Trump

Professore ci spiega lo scenario politico del New Hampshire? Davvero qui Nikki Haley ha una chance, magari la sua ultima? "Per Nikki Haley tutto dipende dal numero di elettori che si presenteranno alle primarie del New Hampshire martedì. Minore sarà l'affluenza e meglio sarà per Donald Trump. Perché se l'affluenza alle urne è bassa ciò significa che la maggior parte delle persone che si presentano saranno tipici repubblicani che votano alle primarie repubblicane e i sondaggi mostrano che la maggior parte di queste persone sono soddisfatte da Donald Trump e non gli piace Nikki Haley come alternativa". L'altro giorno lei ha scritto che Nikki Haley è bloccata nella corsia di mezzo. Che cosa vuol dire? "Al giorno d'oggi se ti definisci un moderato sei un elettore anti-Trump e questo ti rende un moderato. Se sei un pro-Trump questo ti rende un conservatore. Il problema per la Haley è che anche opponendosi a Trump inizia ad acquisire questa identità moderata anche se in realtà se si guarda al suo passato, come governatore della Carolina del Sud e la sua posizione politica, in realtà è piuttosto conservatrice. Quindi è lì che si è bloccata. L'abbiamo visto in Iowa dove ha ottenuto ottimi risultati tra i moderati ma tra i conservatori è andata molto male". Qual è la soglia, il risultato minimo, che Nikki Haley deve portare a casa secondo lei? "Penso che finirà con un rispettabile secondo posto nel New Hampshire. Voglio dire, penso che il 35%, il 40%, sia a portata di mano. Penso che ciò che Nikki Haley potrebbe dimostrare se andrà bene è che potrebbe attirare i voti degli abitanti delle periferie con istruzione universitaria. Questa è la chiave del suo successo sia alle primarie che alle elezioni generali. Penso che se fosse la candidata alle elezioni generali presenterebbe un vero contrasto con Joe Biden soprattutto a livello generazionale. E penso che gli americani siano veramente pronti a girare pagina dopo questa era politica e guardano a un nuovo scontro tra Biden e Trump non con felicità, non dico neanche con disperazione, ma sicuramente con sentimenti negativi".