Che sia una trovata pubblicitaria o politica, di certo la candidatura alla Casa Bianca di Kanye West è destinata a regalare sorprese in una corsa alla presidenza già fuori dell'ordinario. Il rapper non ha alcuna possibilità di vincere ovviamente; in molti stati è già passata la scadenza per presentare le firme necessarie per apparire sulle schede elettorali. Finora il marito di Kim Kardashian è riuscito ad entrare in gara sono in Oklahoma. Nelle prossime ore spera di riuscire a raccogliere le diecimila firme necessarie per presentarsi anche in Carolina del Sud, dove nel fine settimana, con un primo comizio in cui non sono mancati momenti surreali, ha ufficialmente lanciato il suo Birthday Party, il partito del compleanno, chiamato così per giocare con il doppio significato della parola party in inglese, che si traduce sia con partito che con festa. West è salito sul palco con un giubbotto antiproiettile con la data 2020 rasata sulla testa e non si è risparmiato, passando da un argomento all'altro. Ha parlato di come i social media fanno il lavaggio del cervello alle persone, della poca presenza degli afroamericani nei consigli di amministrazione delle società, della sua ritrovata fede in Dio, della piaga della dipendenza da oppioidi e poi si è commosso parlando di aborto. Prima ha raccontato come anche lui e la moglie, Kim Kardashian, abbiano pensato inizialmente di interrompere la gravidanza con la loro prima figlia; poi si è focalizzato sulla sua infanzia. Infine, pur riconoscendo che l'aborto deve rimanere legale, ha anche suggerito possibili soluzioni, forse eccessivamente ambiziose, per aiutare i neo genitori. Difficile prenderlo seriamente, anche se ha sostenitori di peso come Elon Musk. Nel mondo della musica si vocifera che la sua sia una mossa pubblicitaria in vista dell'imminente uscita del suo nuovo album. Ma c'è anche chi sospetta, visto il sostegno negli scorsi anni a Donald Trump, che possa essere un abile diversivo politico per sottrarre a Joe Biden alcuni dei voti degli afroamericani. Una teoria, quest'ultima, che West ha bollato come la cosa più razzista che abbia mai sentito.