L'arresto del mio cliente è senza precedenti, commenta così dopo l'udienza, il legale di Mahmood Khalil, l'attivista, palestinese, arrestato dagli agenti federali sabato per aver avuto un ruolo di primo piano nelle proteste pro Palestina della scorsa primavera alla Columbia University di New York. ragazzo si trova in un centro detentivo della Louisiana. La sua green card è stata revocata dall'Amministrazione Trump, ma un giudice federale di New York ha bloccato i tentativi di rimpatriare il ragazzo fino all'udienza. Gli avvocati di Khalil intendono presentare una versione aggiornata della loro petizione per far rientrare il ragazzo a New York entro giovedì, mentre i federali presenteranno entro la mezzanotte americana i documenti in cui spiegano perché, secondo loro, il caso dovrebbe essere spostato in New Jersey o in Louisiana. Intanto il giudice Jesse Furman ha stabilito che il caso, avendo rilevanza per l'opinione pubblica, verrà desecretato. Inoltre, ha concesso a Khalil e ai suoi avvocati due telefonate per aiutarli a preparare la versione aggiornata del caso. Non essendo ancora riusciti a parlare con il loro assistito. L'amministrazione americana accusa Khalil di essersi schierato con i terroristi di Hamas, giustificando la sua detenzione con la legge che conferisce al segretario di Stato il potere di espellere chiunque possa creare problemi alla politica estera e agli interessi nazionali degli Stati Uniti. Il presidente Trump aveva promesso battaglia agli studenti sovversivi. Gli agitatori aveva scritto saranno imprigionati e rimandati definitivamente nel paese da cui provengono. Inoltre aveva aggiunto qualsiasi college, scuola o università che consenta le proteste illegali non riceverà più i finanziamenti federali. Questo non è solo un caso giudiziario, ma riguarda la libertà di espressione negli Stati Uniti ed è molto importante seguirne gli sviluppi per immaginare quale sarà il futuro delle proteste nel paese. Diversi analisti temono che l'amministrazione americana possa strumentalizzare la legge per cercare di espellere anche immigrati che risiedono stabilmente negli Stati Uniti con la green card. .