Trump contro Biden e viceversa vi ricorda niente? Le elezioni di Midterm del 8 novembre prossimo, assomigliano molto alle presidenziali del 2020 e forse preannunciano quelle del 2024. Il Midterm è sempre anche un referendum sul Presidente in carica, stavolta sarà anche un referendum sul suo predecessore. Chi pensava che dopo sconfitta del 2020, privato per di più del megafono Twitter, Trump sarebbe lentamente evaporato è stato smentito Donald è rimasto al centro della scena, volente visto che punta a candidarsi nel 2024 o nolente le indagini sull'assalto a Capitol Hill e sui documenti sottratti lo vedono infatti quotidianamente in prima pagina. Biden che, a inizio mandato, lo ignorava in maniera ostentata ha ormai invertito rotta, puntando la campagna elettorale sul pericolo dei semi fascisti trumpiani. Nelle speranze dei democratici spostare i riflettori su Trump significa riattivare quel elettorato che nel 2020 ha votato in massa per Biden allo scopo di fermare gli ultraconservatori. Le ultime decisioni della Corte Suprema, in primis quella sull'aborto, hanno avuto paradossalmente conseguenze analoghe. Nell'America iper polarizzata è legittimo lasciarsi andare a una riflessione maliziosa. Trump con tutta la sua zavorra di problemi sarebbe probabilmente un candidato presidente piuttosto debole per i repubblicani; Biden a parole si augura che i trumpiani escano di scena, ma forse sa che per ottenere un secondo mandato la cosa migliore sarebbe ritrovarsi ad affrontare proprio l'arcinemico Donald.























