La linea dell'EMA non cambia ed è la stessa del 18 marzo quando, dopo lo stop alle somministrazioni di AstraZeneca nella maggior parte dei Paesi europei, la Direttrice Emer Cooke sottolineò la mancanza di prove relative a una correlazione fra i casi di trombosi e il vaccino, aggiungendo che "I benefici erano superiori ai rischi". Stesso concetto ribadito durante la videoconferenza al Parlamento Europeo in cui la Cooke interviene ora sulla decisione della Germania di vietare l'uso di AstraZeneca alle persone con meno di 60 anni, "Non ci sono prove" sottolinea "Che giustificano delle restrizioni nelle diverse fasce di età o sesso" aggiungendo che l'analisi sui casi di trombosi continua e le conclusioni arriveranno la prossima settimana. Non solo, se dovesse essere stabilita una correlazione con il vaccino, la stessa EMA darà nuove indicazioni e istruzioni per i medici. Quello che è certo è che al momento sono stati analizzati 62 casi in tutto il Mondo, 44 dei quali avvenuti nell'area Europea dove i vaccinati sono stati 9,2 milioni. Ad essere colpite soprattutto le giovani donne tra i 30 e i 45 anni, anche se, aggiunge la COOK tra chi è stato vaccinato in Europa con AstraZeneca ci sono due donne per ogni uomo. Intanto proprio l'Europa procede in ordine sparso mentre la Spagna innalza il limite di età fino ai 65 anni e l'Italia prevede il vaccino anche per gli over 65 la Francia lo limita agli over 55 e la Germania, appunto agli over 60. Infine c'è l'azienda che chiede di tenere conto dei dati e della scienza, primo elemento importante per far tornare la fiducia.