Nel quadro della geopolitica internazionale una missione di due giorni che si è conclusa con la visita attesa in Vaticano, ma il Pompeo capo della diplomazia statunitense, da una parte, il Segretario di stato Vaticano, Parolin, accompagnato dal segretario per i rapporti con gli stati, Gallagher, dall'altra. Colloquio per 45 minuti dopo le ultime tensioni occasione per cercare di colmare quelle distanze tra Washington e la Santa sede. Quelle frizioni registrate sulla questione Cina vescovi e dopo le parole dello stesso Pompeo sulla libertà di fede in terra cinese. 45 minuti in un clima di rispetto, disteso e cordiale, hanno fatto sapere dalla sala stampa vaticana. Nessun comunicato ufficiale, solo una breve nota. Le due parti hanno presentato le rispettive posizioni. Tradotto le divisioni restano sulla Cina. Washington resta sulla posizione iniziale, quella che contesta l'accordo provvisorio sulla nomina dei vescovi, sottoscritto dal Vaticano con la Cina nel 2018 l'accordo che sta per essere prolungato, proprio dalla Chiesa. In mattinata Pompeo è stato invece ospite della comunità di Sant'Egidio, nel cuore di Roma. Un breve passaggio per rinnovare l'amicizia tra la comunità e gli Stati Uniti e discutere delle varie cooperazioni internazionali, a partire dall'Africa.