"Tra due settimane presenteremo una tabella di marcia con misure concrete per eliminare gradualmente tutte le importazioni di combustibili fossili russi, in modo da non dover più dipendere da una potenza ostile per il nostro fabbisogno energetico". L'annuncio di Ursula von der Leyen arriva al summit sulla sicurezza energetica a Londra: l'indipendenza in questo ambito è in cima alle priorità per rendere l'Europa tutta più sicura. Un concetto che trova il premier britannico Keir Starmer in piena sintonia con la Presidente. "La Russia usa l'energia come un'arma", ha dichiarato, annunciando la creazione di un nuovo fondo sostenuto da un finanziamento iniziale di 300 milioni di sterline per l'energia eolica offshore. Le sanzioni alla Russia per la guerra in Ucraina, in particolare quelle sull'energia, devono restare in vigore almeno fino a quando Mosca non accetterà un cessate il fuoco incondizionato, ha poi aggiunto. Starmer e Von der Leyen hanno quindi avuto il loro bilaterale a Downing Street, all'indomani di una riunione dei volenterosi depotenziata. I ministri degli Esteri hanno all'ultimo fatto un passo indietro di fronte a una situazione di stallo e bollata da molti come un fallimento. Il clima di grande instabilità politica alimentato dal Presidente americano Donald Trump, sta avendo tra i vari effetti, anche quello di accorciare, e di molto, la distanza tra le due sponde del Canale della Manica. Von der Leyen ha suggerito che i colloqui con Starmer potrebbero aprire la strada all'adesione del Regno Unito a SAFE, Security Action for Europe, un programma di sicurezza europeo. Musica per le orecchie di un leader laburista che cerca di percorrere ogni strada possibile per resettare le relazioni con la UE. La Difesa è una carta che il premier britannico ha iniziato a giocare dal primo momento. Altro tema che avvicina è quello della lotta all'immigrazione clandestina. "Condividiamo lo stesso obiettivo", ha commentato Von der Leyen, "siamo noi europei a decidere chi arriva in Europa e in quali circostanze e non i trafficanti". Tra i temi affrontati dai due leader, anche la mobilità degli under 30 europei. La fronda dei parlamentari laburisti favorevoli a un'apertura in questo senso non fa che aumentare col passare del tempo. .