Condivide la causa di Nicolas Maduro, ma lascia per le pesanti difficoltà finanziarie, Isaias Rodriguez è l'Ambasciatore del Venezuela in Italia che rassegna le sue dimissioni, perché spiega: “le sanzioni americane sostenute dal sistema bancario italiano sono diventate insostenibili”. 77 anni, Rodriguez affida dunque una lunga lettera ai social network, per chiarire al Presidente venezuelano che le dimissioni non devono essere accolte o respinte, sono definitive, il tutto mentre Maduro propone all'opposizione di accettare lo svolgimento di elezioni anticipate per l'Assemblea nazionale, presieduta dall'autoproclamato Presidente ad interim, Juan Guaidò, per vedere chi ha i voti e chi dunque vince. Una proposta che appare come una sfida al leader dell'opposizione, il quale attraverso l'operazione libertà ha offerto la fine di quella che definisce usurpazione del potere da parte dell'attuale Capo di Stato, un Governo di transizione e soprattutto elezioni presidenziali anticipate. Maduro ha dalla sua gran parte dell'Esercito, ma ha anche di fronte un Paese spaccato, in estrema difficoltà economica, dove anche chi lo sostiene, come lo stesso Rodriguez, lancia qualche critica, parlando di serpenti dalla testa triangolare nascosti nelle file chaviste. Quello dell'Ambasciatore venezuelano resta comunque un addio amaro: “lascio senza rancori e senza denaro”, scrive infatti Rodríguez, sottolineando infine di volersi dedicare a fare il nonno e di non avere nulla da rimpiangere: “sono stato 23 00:01:32,254 --> 00:01:35,074 felice – spiega – di regalarmi una delle più belle cose della vita, la libertà del mio Paese”.