La speranza è quella di un nuovo inizio, il primo passo per superare difficoltà ed incomprensioni. America ed Unione Europea si ritrovano a Palazzo Chigi, in mezzo l'Italia. Giorgia Meloni porta a casa il risultato e mette a sedere intorno allo stesso tavolo il vicepresidente USA J.D. Vance e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Un dialogo ai massimi livelli, in linea con quel vertice USA-UE che la premier aveva evocato durante l'incontro con Trump alla Casa Bianca. Le questioni aperte sono tante: Ucraina, Medio Oriente, dazi commerciali, capitoli, rimarca Meloni, che non possono prescindere da una stretta collaborazione tra le due sponde dell'oceano. "Sappiamo soprattutto quanto le nostre relazioni, le relazioni tra Europa e Stati Uniti siano fondamentali, nell'ambito di un Occidente che vuole mantenere chiaramente la sua unità, che vuole mantenere la sua forza, che deve essere ancora in grado di, diciamo così, disegnare la rotta. Sappiamo quanto siano importanti le nostre relazioni, commerciali e siamo qui ovviamente per discutere di tutto questo, io spero che la giornata di oggi possa essere un primo incontro e diciamo un nuovo inizio." Auspicio che viene raccolto anche da Vance accompagnato dal Segretario di Stato Marco Rubio, per il vice di Trump è il momento di negoziati a lungo termine. Von der Leyen sottolinea i legami economici tra UE ed USA oltre 1,5 trilioni di dollari l'anno, ma avverte il diavolo è nei dettagli e sull'Ucraina rilancia la necessità di un cessate il fuoco immediato. A fine riunione Meloni si dice soddisfatta per un incontro costruttivo, convinta di aver mantenuto la promessa. Ora né Bruxelles né Washington devono abbandonare la strada del dialogo, e per questo l'Italia continuerà a fare la propria parte. .