Inizia con la lettura del messaggio inviato del vescovo di Kiev, l'incontro di Firenze che ha un titolo reso in questi giorni ancora più attuale: Mediterraneo frontiera di pace. Il vescovo ucraino avrebbe dovuto essere presente ma è rimasto in patria per lo scoppio del conflitto; il Presidente della CEI, il cardinale Gualtiero Bassetti davanti al Presidente del Consiglio Mario Draghi legge il suo testo: nel contesto attuale mentre l'intera Ucraina rischia di diventare un campo di morte, in questo momento così drammatico per il mio popolo la situazione attuale richiede la mia presenza nel paese e mi sento in dovere di stare col mio popolo in veglia e preghiera per la pace. E noi ci uniamo a lui naturalmente. E di guerre e tensioni parla anche il Cardinale Bassetti aprendo i lavori di questi giorni dedicati alla pira. In questo momento, infatti mentre soffiano venti di guerra in Ucraina, gli stati non sembrano avere la forza a fronte dell' eventuale buona volontà dei loro leader di superare il meccanismo strutturato dai rapporti di forza. La guerra è impossibile nell'era atomica occorre trovare altre soluzioni per dirimere le questioni che dividono i popoli. Non c'è alternativa al negoziato globale. I 5 giorni di incontri culmineranno domenica con la visita di Papa Francesco che trascorrerà l'intera mattinata a Firenze. Discorso a vescovi e sindaci, incontro con rifugiati e profughi, poi la messa a Santa Croce e al termine l'Angelus nella piazza antistante la basilica. E come due anni fa, nel primo incontro dei vescovi del Mediterraneo che si è tenuto a Bari alla messa sarà presente il Presidente della Repubblica; Sergio Mattarella avrà anche un incontro privato con Bergoglio.























