Una sigaretta non spenta o un cortocircuito. Arrivano i primi risultati dell'inchiesta sull'incendio della cattedrale di Notre-Dame. Non è stato un atto doloso, quindi, né terroristico. Fin dalle prime ore dopo la devastazione della cattedrale si era pensato a un guasto, a un malfunzionamento del sistema elettrico, oppure a una sigaretta non spenta lasciata lì dagli operai che finivano i lavori. Non ci sono prove a sostegno di una possibile origine criminale del rogo, si legge nelle carte. Era un timore, sì, ma mai veramente fondato. Ora, finita l'inchiesta preliminare, la Procura affida il proseguimento delle indagini a tre magistrati con prerogative maggiori per capire l'esatta dinamica e le eventuali responsabilità, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione dell'impianto. L'incendio il 15 aprile scorso ha colpito tutti. Il simbolo di Parigi, la guglia, il tetto distrutti in poco tempo, sbriciolati come carta. Nonostante le polemiche per le modalità usate per spegnere l'incendio, il giorno dopo è partita una gigantesca raccolta di fondi in tutto il mondo che ad oggi è stimata intorno agli 800 milioni.