Nella città cinese di Wuhan, lì dove il coronavirus ha cominciato a diffondersi alla fine dello scorso anno, non ci sono più ricoverati in ospedale per covid-19. A questa notizia si aggrappa ancora quella parte del pianeta che sta lottando per tornare alla normalità e pensa alla cosiddetta fase due. I contagiati ufficialmente nel mondo sono ormai quasi tre milioni, oltre 203000 le vittime. La situazione appare ancora molto difficile negli Stati Uniti, dove la disoccupazione ha preso a galoppare e imperversa la polemica, dopo gli inviti del Presidente a ricorrere a iniezioni di disinfettante per evitare la malattia. Nel Paese i centri antiveleno hanno registrato un sensibile incremento delle chiamate, dopo le dichiarazioni fatte in conferenza stampa da Donald Trump che, irritato dalla reazione dei mass media, ha deciso di mettere fine ai briefing quotidiani. A che servono, si è chiesto l'inquilino della Casa Bianca in un tweet, se la stampa fa domande ostili e poi si rifiuta di riferire con precisione la verità o i fatti? I contagiati negli USA ormai sfiorano il milione di casi, oltre 54000 sono i decessi. In Europa la situazione appare nel complesso in miglioramento. La Spagna ha registrato il giorno con meno decessi da cinque settimane a questa parte, 288 in tutto. Nel Paese alcune misure sono state allentate e ora i minori di 14 anni possono uscire di casa, accompagnati dai loro genitori per un'ora al giorno fino a una distanza massima di un chilometro da casa. Un forte calo dei decessi lo segna anche la Francia, 242 nelle ultime 24 ore. Passato lo spavento del ricovero in ospedale ed è ricorso alla terapia intensiva, l'inizio della settimana segna il ritorno al lavoro del Premier inglese Boris Johnson. Con una situazione che migliora nell'Europa occidentale, l'attenzione si sposta verso est e verso la Russia, dove contagi hanno superato quota 81000. In Israele il ministro della salute, è stato costretto alle dimissioni perché accusato di lassismo e di aver lasciato aperte le sinagoghe. Il mondo musulmano sta vivendo infine il mese sacro del digiuno all'insegna del distanziamento sociale. L'Arabia Saudita ha annunciato un allentamento del coprifuoco, ma non alla Mecca.