I contagi nel mondo hanno superato i 17 milioni. La gestione dell'emergenza, il numero di casi e l'applicazione di misure restrittive varia da Paese a Paese, a seconda della diffusione del virus. A Hong Kong, che aveva in un primo momento arginato con efficacia l'infezione tornano a salire i casi e le autorità impongono ovunque l'uso della mascherina, vietano cene e pranzi in ristoranti al chiuso e assembramenti di oltre due persone. In Vietnam, tra quelle nazioni che inizialmente avevano ben gestito la crisi sanitaria, il Governo è ora costretto a chiusure, dopo aver registrato dal weekend 40 nuovi casi. Anche nello stato di Victoria in Australia, dove l'emergenza è ancora alta le autorità hanno richiesto, nell'intero territorio, l'utilizzo delle mascherine. Il Giappone pensa a misure persino per l'anno prossimo le Olimpiadi di Tokyo, rinviata al 2021 potrebbero svolgersi al cospetto di un numero limitato di spettatori a causa della pandemia. Le chiusure continuano a coinvolgere anche il tennis internazionale dopo l'annullamento di tutti i tornei della Atp e Wta in Cina è stato cancellato anche il Pan Pacific Open di Osaka, in Giappone. Negli stati Uniti, dove le vittime di covid-19 sono più di 150mila, riparte invece l'NBA, le 22 squadre ancora in corsa per i playoff, vivranno per diverse settimane in una bolla, all'interno di Disneyworld a Orlando, Florida, dove si giocheranno tutti gli incontri. Dopo mesi di difficili lock down molti paesi dell'America latina, riaprono alcune attività in Argentina i parrucchieri, per esempio, e in Cile i parchi. Se questo è un mercato del Cairo, abitualmente affollato in questo periodo, perché il luogo dove la popolazione acquista il bestiame per la prossima festa islamica del sacrificio e oggi è semivuoto a causa del timore di contagi, in Afghanistan, in preparazione delle celebrazioni, le autorità hanno dovuto ricordare ai cittadini di rispettare il distanziamento sociale.